Pierluigi Galassi AFIAP-BFI

Pierluigi Galassi

Nato a Piombino, inizia a Fotografare molto giovane, partecipando subito ai concorsi nazionali. La qualità delle sue opere migliora, ottiene ottimi risultati in campo nazionale ed internazionale; si contano infatti diciotto primi premi. Da ricordare anche la medaglia d’oro Città di Piombino., il premio Unicef al 1° concorso internazionale Athesis 8” a Boara Pisani, il concorso Siena Verde, in cui Galassi ottiene il primo premio assoluto (Quattro milioni di lire nel 1986) ed il riconoscimento di Maestro del colore Regione Toscana 1992.

Sue opere sono pubblicate su importanti settimanali, riviste e giornali (L’Europa, La Domenica del Corriere, Clic Fotografiamo, Fotografare, Fotocinevideo, Reflex, Photografia Italiana, Photo Francese, La Biennale di Venezia, Il Fotoamatore, Il Secolo XIX, Il Tirreno, La Nazione ed in cinque monografie FIAF).

Sempre dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), viene insignito BFI (Benemerito Fotografia Italiana), in seguito AFIAP (Federation Internationale de l’Art Photographique).

Una sua foto del carnevale di Venezia figura nella Collection Historique de la Federation Internationale.

Da segnalare varie mostre personali, proiezioni di diapositive effettuate in Italia ed una collettiva in Giappone.

Nel 1997 la rivista Fotocinevideo lo ha scelto come Maestro in occasione dell’Ottavo Meeting sul Matrimonio, manifestazione nazionale svoltasi nella città di Fermo.

Pierluigi Galassi

Nel 2001 è stato invitato in Puglia nell’ambito del 2° workshop di fotografia Oltre il confine del Matrimonio, Con lui Lisetta Carmi, Vito Zizzi, Joe Oppedisano, Maurizio Giuliani, Mario Lombardo.

Nel 2002 a Massa Marittima in occasione del X Toscana Foto Festival, le sue fotografie di matrimonio sono state mostrate a RAI3 dal direttore artistico Franco Fontana e trasmesse al TG regionale.

Nello stesso anno, sotto invito, sono state esposte a Firenze presso la Fortezza da Basso in occasione della rassegna Tutto Sposi.

Nel 2004 Una sua Foto è apparsa sul volume Gli anni della Dolce Vita – tendenza della fotografia italiana edito dalla FIAF, ove appare insieme ad altre 200 immagini in bianco e nero scattate da alcuni tra i maggiori fotografi italiani tra la fine degli anni ’50 ed il 1968.