Il Corriere di Maremma domenica 29 Gennaio ha pubblicato il primo articolo della rubrica primo scatto dedicato ai giovani fotografi che frequentano il corso di fotografia organizzato dal Gruppo Fotografico Massa Marittima, corso che ha registrato un record di iscritti.
In questa rubrica settimanale saranno pubblicate le fotografie scattate dai corsisti con la personale spiegazione dei giovani autori.
I primi due autori sono Ladyva Sijani e Simone Francioli
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CULTURA
Immagini d’autore con il Gruppo fotografico di Massa
MASSA MARITTIMA – Due esperte fotografe per aprire la rubrica del Corriere “Primo Scatto”. Prosegue con successo il corso base di scatti ed elaborazioni delle immagini digitali promosso dal gruppo fotografico di Massa Marittima con il patrocinio del Comune e della Fiaf, la Federazione italiana associazioni fotografiche che quest’anno ha raggiunto una partecipazione da record. Non è infatti una novità la passione e la tradizione che avvolge il piccolo e storico comune metallifero e che spazia dalle celebri immagini di Paolo Banchi al Toscana Foto Festival, la più grande rassegna dedicata alla fotografia in Italia. Per questo il Corriere di Maremma ha deciso di dedicare uno spazio per i fotografi amatori o professionisti che si dilettano nell’arte dello scatto. La prima foto (il ritratto) è di Lady Sijiani, una ragazza di 28 anni che ha frequentato lo scorso anno il corso di fotografia. “Si tratta di una foto scattata il 23 marzo in piazza Garibaldi – spiega la stessa Ladji – in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Italia. Il signore della foto, mi aveva spiegato che era stato uno dei bersaglieri i nguerra, in quinta fila, come si può notare dal numerino che porta in alto tra le piume, nel mezzo del cappello”. La foto ha partecipato anche alla mostra fotografica del gruppo fotografico di massa a settembre, a cui era presente il signore stesso. “Ho scelto questo ritratto – continua l’autrice – perchè nel volto ritroviamo emozioni, sentimenti e esperienze vissute. Basta soffermarsi un poco ed entrare in quegli occhi, fissare per qualche frazione di secondo quello sguardo perchè la “storia” riprenda vita. Io mi sono trovata semplicemente a fare da spettatrice in un momento memorabile, cercando di catturarne l’essenza senza il bisogno di aggiungere molte parole, così, entrambi in silenzio, ci siamo raccontati tutto in un solo scatto!”. La seconda foto (architettonica) è stata scattata da Simone Francioli, nel maggio 2006 a Shanghai dal belvedere posto al 53esimo piano del grattacielo Jin Mao Tower “E’ il settimo più alto del mondo – racconta Simone – dalla posizione in cui mi trovavo in quel momento era possibile affacciarsi sull’atrio centrale vedere il piano numero 20 dove c’è un ristorante di alta classe. La foto mi è piaciuta fin da subito per le linee sinuose assimilabili a sezioni auree che partono dall’alto e convergono al piano inferiore. Una sensazione di ipnotica perfezione”. Anche Simone, sebbene abbia già frequentato il corso di fotografia lo scorso anno, ha deciso di ripeterlo anche nel 2012.
Chiara Calcagno#
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