A Photographando 2017 proiezione in continua delle immagini del
Progetto FIAF “Capolinea” da parte del Laboratorio di Cult 009
coordinato da Paolo Cappellini.
La fotografia ha segnato un Capolinea naturale tra prima e dopo la sua nascita.
Cosa c’era prima che nascesse la fotografia che fermava il tempo?
Verrebbe subito da pensare al disegno od alla pittura.
Ma non è così per ragioni che ben conosciamo.
E’ la fotografia che ha fermato il tempo in una sorta di Capolinea simbolico da cui ripartire.
Ma torniamo alla domanda iniziale: Cosa c’era prima della fotografia che fermava il tempo?
LA MEMORIA.
La memoria è quindi il nostro Capolinea naturale.
Come appassionati fotografi è iniziato tutto con la nascita della fotografia.
Un Capolinea inteso come punto di partenza, per un viaggio verso orizzonti sconosciuti del nostro vissuto. Ogni scatto è un punto di arrivo.
Click…
Ecco qui! E’ stato qui. Sarà sempre qui
Gli autori partecipanti:
Gruppo Fotografico Massa Marittima BFI,
Massimo Pelagagge (orizzonti lontani)
Lorenzo Chiea (miniera)
Riccardo Chiea (poi rinascerò)
Fabio Sartori (trasformazione)
Luca Pratelli (Il Piroscafo)
Associazione fotografica Riflessi di Grosseto
Federico Giussani (l’Uccellino Azzurro)
Marta Zanobi (la vita nei tuoi occhi)
Claudio Paoli (negli spazi immensi del grande nord, non esiste nessun capolinea)
Pietro Mastronardi (impiccagione su onirica melodia)
Federica Venturi (battito animale)
Fabio Pagnini (il volontario)
Mario Filabozzi (crocevia)
Maurizio Polla (vita in campagna)
Marina Ceccarini (sala d’attesa)
Collettivo Civico 64 di Piombino,
Paolo Cappellini (rimandi)
Walter Calvi (capolinea)
Annalisa Fossi (Piombino non deve chiudere)
Nicola Cordini (il capolinea dell’umanità)
Fotoclub di Follonica.
Michele Cimini (Marta)
Dal sito di Agorà di Cult
La presentazione del LAB di Cult 009 FIAF “Capolinea”
La presentazione del progetto
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